La planimetria catastale, insieme alla VCA viene depositata presso il catasto ed è l’unica prova ufficiale che attesti lo stato di fatto dell’immobile. Questo significa che ogni variazione relativa alla planimetria di un immobile deve essere rettificata per poter rendere conforme lo stato di fatto con quanto depositato in catasto. Per ogni lavoro interno quale la rimozione di un muro o l’apertura di una finestra che modificano la planimetria dell’immobile, deve essere effettuata una dichiarazione che comporti la rettifica della planimetria stessa. Se lo stato di fatto dell’immobile, infatti, non risulta come quanto depositato in catasto, l’atto di compravendita è nullo, in forza della legge 31 maggio 3010, n.78 che ha introdotto l’obbligatorierà della verifica della regolarità catastale dei fabbricati prima della stipula del rogito.